Come bisogna conservare la propria barca ed effettuarne la manutenzione ? Il programma completo

10 Luglio 2018

Essere il/la fortunato/a proprietario di una barca a motore è sinonimo di scoperta, avventura, libertà, relax… Tutti questi vantaggi, che permettono di provare piacevoli esperienze, implicano però anche una buona dose di responsabilità e necessitano discrete competenze per mantenere la tua barca a lungo nel tempo.
Se si desidera che la propria imbarcazione sia longeva consentendo di navigare in modo piacevole e sicuro per tanti anni, bisogna effettuare sistematicamente una manutenzione metodica su una serie di elementi fondamentali. Dall’esterno alla meccanica interna, nulla può quindi essere lasciato al caso. Coerenza, regolarità, precisione devono essere all’ordine del giorno, ed è per questo che proponiamo qui la nostra guida definitiva in cui è possibile trovare una descrizione dettagliata di tutti i compiti e le operazioni da svolgere.

1. Manutenzione dello scafo dell’imbarcazione

Nella nostra guida alla manutenzione per prima cosa ci concentreremo sullo scafo. Occorre prestare particolare attenzione per evitare che si verifichi osmosi manutenzionando perfettamente la barca in poliestere per conservarla in ottime condizioni, applicando anche, se necessario, un trattamento preventivo.

Per effettuare una buona manutenzione di una barca in poliestere bisogna innanzitutto pulire lo scafo usando detergenti specifici, acqua dolce e… olio di gomito. Tuttavia, quando occorre effettuare il carenaggio spesso è anche necessario effettuare lavori di restauro per evitare gravi danni. Applicando un gelcoat è possibile agire su crepe, fenditure, incrinature e spaccature.

Per rinfrescare il colore della barca, operazione che ha una duplice finalità estetica e tecnica, bisogna distinguere dal lavoro da effettuare sull’opera viva (parte dello scafo immersa) da quello sull’opera morta. Per quanto riguarda l’opera viva occorre applicare una vernice antivegetativa che impedisce alle impurità di aderire allo scafo. Prima di tutto la superficie dev’essere pulita e rinnovata, poi bisogna passare varie mani di vernice. Per quanto riguarda le opere morte è necessario rinnovare e levigare la superficie prima di applicare una vernice marina o poliuretanica.

La lucidatura della barca dona un ulteriore strato protettivo e la fa brillare. Bisogna applicare il prodotto con un panno ed effettuare la lucidatura con una lucidatrice elettrica che serve anche per rivestire lo scafo con una cera di finitura. Un’alternativa economica alla pittura e alla lucidatura è quella di coprire le opere morte con una protezione adesiva denominata wrapping. Questo lavoro di precisione viene solitamente eseguito da un professionista.

vision de près de l'osmose d'un bateau

2. Le operazioni imprescindibili da effettuare sul ponte per la manutenzione della propria imbarcazione

Lo scafo non è l’unico elemento preda degli elementi atmosferici, e per una buona manutenzione dell’imbarcazione bisogna occuparsi anche del ponte. Per quanto riguarda la pulizia, i ponti delle imbarcazioni in poliestere devono essere puliti con un detergente universale che bisogna spruzzare sulle superfici da pulire. I ponti delle imbarcazioni in teak devono essere puliti con una miscela di acqua/shampoo delicato prima di essere ravvivati con un detergente specifico e possibilmente con un olio nutriente o con un sigillante impermeabilizzante. Per ottenere un ponte in legno che sia scintillante (e perfettamente protetto) alcuni scelgono di verniciare il teak, operazione da svolgere dopo aver effettuato una leggera levigatura.

Per il restauro di ponti in poliestere può essere necessario sgrassare – carteggiare – riempendo le fessure con un rivestimento epossidico. Se le operazioni di riparazione vengono eseguite bene passo dopo passo, senza dimenticare la finitura laccata bicomponente, il ponte riacquista tranquillamente la propria lucentezza iniziale.

Per una pulizia accurata non bisogna dimenticate le stive, attività non proprio allettante. Ciò si traduce spesso nel rimuovere tutti i liquidi o pulirle da cima a fondo. Per quanto riguarda la rimozione dei liquidi l’aggottamento consente di raccogliere i liquidi, che non devono finire nella vasca di ancoraggio, e per farlo è possibile usare un aspirapolvere adatto a liquidi e polvere. Per quanto riguarda invece la pulizia, potrebbe essere necessario liberarsi dell’olio accumulato sul fondo della stiva, prima di procedere ad una pulizia completa utilizzando un detergente specifico per la pulizia d’imbarcazioni o uno sgrassante come il prodotto lessive St Marc.

pont d'un bateau

3. Come evitare la formazione di muffa e ruggine sulla propria imbarcazione?

Non vi sono solo i residui acquosi che si attaccano al biancore scintillante di un’imbarcazione in poliestere. Dev’essere protetta e, se necessario, pulita, anche da muffa e ruggine.

Per evitare la formazione di muffa, l’umidità dev’essere rimossa dall’imbarcazione. Durante lo svernamento bisogna mantenere l’imbarcazione perfettamente asciutta, preferibilmente lasciandola esposta al sole prima di metterla al riparo. Può essere telonata, coperta con pellicola, oppure lasciata ventilare durante lo svernamento.

Vi sono altri metodi e prodotti che proteggono dall’umidità, come gli assorbitori di umidità o il gel di silice. Se è invece presente muffa che si è già insinuata, essa può essere rimossa con un raschietto e un prodotto antimuffa, oppure con acido ossalico, aceto bianco, borace… L’importante è lasciarla sempre asciugare bene di modo che il problema non si ripresenti.

Per evitare la formazione di ruggine bisogna soprattutto effettuare una buona manutenzione dell’acciaio inossidabile. Acqua corrente e panno in microfibra per pulire quotidianamente, mentre per l’acciaio inossidabile molto sporco bisogna usare un detergente liquido specifico o una pasta lucidante che lavora più in profondità e rimuove le prime tracce di ruggine. Se dovesse persistere, i prodotti antiruggine o il gel antiruggine passivante agiscono praticamente “da soli” in pochi secondi dopo averli applicati sull’acciaio inossidabile o sul gelcoat a contatto con l’acciaio inossidabile.

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4. Manutenzione del motore e dei dispositivi elettronici dell’imbarcazione

Passiamo alla manutenzione del motore dell’imbarcazione: richiede una certa attenzione.

Per un motore fuoribordo: la turbina – la cui funzione è quella di smuovere le acque di mare mandandole poi a raffreddare il motore – è una parte che si deteriora e va sostituita approssimativamente ogni anno.

Per sostituire la turbina di un motore fuoribordo è necessario:

  • Rimuovere il piede
  • Cambiare l’olio
  • Svitare la guarnizione di uscita per accedere alla pompa
  • È consigliabile sfruttare questo momento per limare tacche e incastri sull’albero di trasmissione prima di lubrificarlo per montare la nuova turbina

Il cambio dell’olio in un motore fuoribordo dev’essere effettuato anche una volta all’anno/ogni 100 ore. Occorre effettuare questo cambio in particolare una volta che l’olio è stato fluidificato da un motore avviato in acqua per alcuni minuti, creando un richiamo d’aria dopo aver aperto il tappo livello, e lasciando defluire l’olio in un recipiente dopo aver aperto il tappo di scarico. Bisogna sostituire le guarnizioni dei tappi, e occorre poi riempire il motore dal basso iniettando l’olio con una pompa fino a quando non trabocca dall’alto.

Per un motore entrobordo: il circuito di raffreddamento richiede una manutenzione completa. Per l’impianto che funziona tramite acqua dolce, il liquido di raffreddamento dev’essere cambiato tramite svuotamento e riempimento. L’impianto che funziona tramite acqua di mare, invece, durante il periodo di svernamento va prima pulito con acqua dolce, smontando la piastra di ingresso del filtro per controllare le condizioni della turbina e sostituirla se necessario (una sostituzione da effettuare ogni 500 ore di navigazione può essere utilizzata come riferimento).

Ogni due anni bisognerebbe controllare lo stato dello scambiatore di calore, controllando il funzionamento del termostato e lo stato della valvola antisifone. Come regola generale, i depositi di sale e i cristalli devono essere rimossi dal circuito di raffreddamento.

Per la manutenzione del filtro dell’aria del motore è necessario:

  • Sbloccare il filtro svitando le viti che lo mantengono stabile
  • Pulire o sostituire la schiuma a seconda delle condizioni della stessa
  • Spolverare i vari elementi (carta plissettata, corpo…)
  • Durante queste manovre occorre controllare lo stato delle guarnizioni

Per quanto riguarda la manutenzione della cinghia di distribuzione dell’imbarcazione, è meglio sostituirla ogni 2.000 ore di utilizzo. Bisogna controllare la tensione della cinghia: l’elasticità non dev’essere maggiore di 10 mm, non deve toccare la gola della puleggia, e dev’essere stretta e toccarla solo lateralmente.

A prescindere dalla tipologia di motore (fuoribordo o entrobordo), gli anodi che proteggono dalla corrosione dovuta all’elettrolisi acquatica (anch’essi oggetto di corrosione) devono essere puliti con una spazzola metallica, e sostituiti quando il loro tasso di usura raggiunge il 75%. Se l’usura avviene rapidamente può indicare una perdita elettrica.

La manutenzione della batteria della propria imbarcazione è fondamentale per navigare con molta prudenza: assicurarsi che venga utilizzata correttamente (e in particolare le condizioni di conservazione e di ricarica), così come il caricabatterie da banchina. Bisogna cioè controllare la longevità della batteria ed evitare guasti accidentali. Durante lo svernamento, occorre caricare la batteria a non più del 60% se si tratta di batteria del tipo a litio. Bisogna scollegarla, lubrificare i morsetti e conservarla in un luogo asciutto e freddo.

moteur hors bord d'un bateau

5. Manutenzione delle vele

La manutenzione delle vele è essenziale per navigare in sicurezza e per ottenere prestazioni ottimali su una barca a vela. Per massimizzare la durata delle vele, ecco alcuni consigli su come mantenerle una volta rientrati in porto:

  1. Pulire regolarmente le vele con acqua dolce e sapone neutro. Evitare di utilizzare prodotti abrasivi o solventi che potrebbero danneggiare le fibre del tessuto.
  2. Sciacquare accuratamente le vele dopo ogni utilizzo, questo vale soprattutto se si è navigato in acqua salata. I sali e i minerali possono danneggiare le fibre del tessuto se non vengono rimossi rapidamente.
  3. Evitare di piegare o avvolgere le vele quando sono ancora bagnate.. Questo può portare alla formazione di muffe o macchie e indebolire le fibre del tessuto.
  4. Conservare le vele in un luogo asciutto e al riparo dalla luce diretta del sole. . Evitate le zone umide o poco ventilate, che possono favorire la formazione di muffe.
  5. Controllare regolarmente lo stato delle cuciture e dei rinforzi. Le cuciture possono allentarsi o strapparsi con il tempo, mentre i rinforzi possono usurarsi o staccarsi.
  6. Riparazione rapida di piccoli fori o strappi. Se si aspetta troppo, il danno può peggiorare e aumentare il costo della riparazione.

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6. Si consiglia di ricorrere allo svernamento per ripartire col piede giusto

Lo svernamento è l’operazione con la o maiuscola da effettuare a fine stagione, e che consente di mettere a riparo correttamente l’imbarcazione preparandola per la stagione fredda: in questa fase i pezzi usati o consumati vengono controllati, protetti e sostituiti.

L’antigelo, che riduce la temperatura con la quale l’acqua si trasforma in ghiaccio, previene i danni dovuti al freddo. Versare questo prodotto atossico specifico per barche nel motore, e l’antigelo idraulico nelle zone dell’imbarcazione a contatto con l’acqua. Per quanto riguarda il motore, dopo la desalinizzazione occorre iniettare un antigelo utilizzando un kit di desalinizzazione. Con il motore in funzione, bisogna gradualmente sostituire l’acqua scaricata con il prodotto.

Occorre effettuare il processo di desalinizzazione del motore fuoribordo tramite cuffie per lavaggio motore fissate sulle bocche di aspirazione. Bisogna scrostarlo con un detergente miscelato con del carburante, svuotare poi l’olio e sostituirlo con olio nuovo. Il filtro dell’olio dev’essere sostituito. Durante questo processo solitamente si sostituisce la turbina, si svuota o si cambia l’olio del piede, si controllano e sostituiscono le candele, se necessario, così come gli anodi.

Bisogna effettuare la desalinizzazione sul motore entrobordo, riempirlo di antigelo, cambiare l’olio o svuotare il blocco, i tubi a gomito, i collettori e gli scambiatori. Bisogna proteggerlo dalla corrosione spruzzandolo con un olio. Questa fase è anche ottima per sostituire candele, turbina, viti, guarnizioni, anodi… L’olio del piede e del motore dev’essere svuotato e sostituito. Operazione da effettuare anche con i filtri dell’olio, della benzina e i separatori d’acqua. Occorre controllare il fluido di trasmissione e le cinghie. Bisogna risciacquare e asciugare il tutto. Le parti mobili, gli elementi cardanici e l’asse portaelica devono essere lubrificati. Può essere utile dare una veloce mano di vernice sul piede.

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